Biopiscine: di che cosa si tratta e come funzionano

Le biopiscine stanno diventando sempre più popolari tra coloro che cercano una soluzione ecologica ed elegante per realizzare piscine nel proprio giardino.

Queste piscine naturali offrono un’esperienza di balneazione piacevole e confortevole, libera dai prodotti chimici tipicamente utilizzati nelle piscine tradizionali.

Probabilmente ne avrai già sentito parlare e per questo motivo in questo articolo esploreremo insieme che cosa sono le biopiscine, le loro caratteristiche e vedremo insieme alcuni aspetti che bisognerebbe tenere presenti quando si pensa alla loro realizzazione all’interno di un giardino domestico.

D’altronde lavoriamo da anni nel settore della progettazione e realizzazione di giardini a Torino, abbiamo già aiutato moltissimi nostri clienti a realizzare piscine naturali in casa di questo tipo e per questa ragione possiamo ora raccontarti nel dettaglio tutto quello che abbiamo appreso durante la nostra esperienza.

Cos’è una biopiscina?

Una biopiscina è una piscina costruita con materiali naturali e progettata per essere mantenuta pulita attraverso processi biologici, invece dell’utilizzo di cloro o altri prodotti chimici.

Questo tipo di piscina utilizza la capacità delle piante acquatiche e delle colonie di batteri “buoni” presenti nell’acqua per depurare l’ambiente e mantenere l’equilibrio necessario.

Le biopiscine sono pensate non solo per fare il bagno, ma anche per creare uno spazio estetico e armonioso in sintonia con il paesaggio circostante. Sono quindi una soluzione ideale per chi desidera offrire un punto di ristoro e relax senza rinunciare all’impatto ambientale positivo.

Bisogna sempre fare molta attenzione a non confonderla con un biolago e per questo motivo ti suggeriamo anche di dare un’occhiata al nostro articolo dedicato dove potrai scoprire le principali differenze.

Come funzionano le biopiscine: le tecnologie di filtraggio dell’acqua utilizzate

Uno degli aspetti fondamentali che garantiscono la qualità dell’acqua in una biopiscina è il sistema di filtraggio biologico.

Il funzionamento di questo sistema si basa sulla capacità delle piante acquatiche e dei microorganismi (che puoi considerare come delle piccole colonie di “batteri buoni”) presenti nell’acqua di assorbire e smaltire i nutrienti che causano l’inquinamento.

Il filtraggio naturale tramite le piante

Una biopiscina tipicamente è suddivisa in due zone principali: la zona di balneazione e la zona di rigenerazione.

La zona di rigenerazione, dove avviene il filtraggio, è densamente piantumata con una varietà di specie acquatiche che sono scelte in base alle loro capacità di filtraggio e alla compatibilità con il clima locale. Questa zona agisce come un filtro vivente, rimuovendo impurità e mantenendo l’equilibrio biologico.

La manutenzione di questa zona è fondamentale e include attività come la potatura delle piante e la pulizia del substrato.

Per permettere un corretto filtraggio naturale, una biopiscina deve comprendere quindi una zona dedicata alla rigenerazione dell’acqua.

Le piante svolgono un ruolo cruciale in questo processo, assorbendo nutrienti come azoto e fosforo, che altrimenti favorirebbero la crescita di alghe. Inoltre, i microorganismi presenti nel substrato e nelle radici delle piante degradano i materiali organici, mantenendo l’acqua pulita e chiara.

È importante prestare attenzione all’equilibrio degli organismi viventi presenti nella biopiscina per mantenere una buona qualità dell’acqua e prevenire problemi di alghe o proliferazione di batteri nocivi. A tal fine, si possono utilizzare alcuni metodi di filtraggio complementare che supportano il lavoro delle piante e dei batteri “buoni” usati per la purificazione dell’acqua.

I sistemi di filtraggio meccanici

Nel contesto delle biopiscine, il filtraggio meccanico può essere integrato come complemento al sistema di filtraggio naturale, specialmente in alcune zone climatiche dove la sola presenza delle piante per la fitodepurazione naturale non è sufficiente o diventerebbe troppo dispendiosa e occuperebbe un’area troppo ampia.

Questo tipo di filtraggio utilizza dispositivi fisici per rimuovere particelle sospese e detriti dall’acqua.

Ad esempio, possono essere impiegati per catturare particelle più fini che non vengono rimosse completamente dal sistema di filtraggio naturale. Questi sistemi meccanici sono particolarmente utili per mantenere l’acqua limpida e ridurre il carico sul sistema biologico, soprattutto in periodi di maggiore utilizzo della piscina.

I filtri meccanici più comuni nelle biopiscine includono:

  • lo skimmer amphibian friendly
  • la trappola dei fosfati
  • il filtro biologico a pressione
  • il filtro continuo
  • il filtro biologico a gravitazione
  • la lampada UVC
  • il filtro a tamburo

Ogni tipo di filtro ha specifiche di manutenzione e durata che vanno considerate nella scelta del sistema più adatto.

La manutenzione regolare dei filtri meccanici è essenziale per garantire il loro funzionamento efficace.

È anche importante valutare la dimensione e la capacità del filtro in relazione al volume d’acqua della biopiscina per assicurare che il sistema di filtraggio meccanico sia adeguato. L’integrazione di sistemi di monitoraggio automatici può aiutare a mantenere i livelli ottimali di pulizia e chiarezza dell’acqua, riducendo al minimo la necessità di interventi manuali.

Recenti innovazioni in questo ambito hanno permesso anche l’introduzione di sistemi di filtraggio più sofisticati che combinano metodi naturali con tecnologie avanzate.

Queste innovazioni non solo migliorano l’efficienza del filtraggio, ma contribuiscono anche a ridurre ulteriormente l’impatto ambientale delle biopiscine.

I vantaggi offerti dalle biopiscine rispetto alle piscine tradizionali

Ora che abbiamo capito che cos’è una biopiscina e quali sono i diversi meccanismi e possibilità che permettono il filtraggio dell’acqua, vediamo insieme quali soni i principali vantaggi dell’installazione di questa tipologia rispetto alle piscine tradizionali.

Assenza di prodotti chimici

Uno dei principali vantaggi delle biopiscine è l’eliminazione della necessità di utilizzare cloro o altri disinfettanti chimici per mantenere l’acqua pulita.

Il filtraggio naturale garantito dai batteri “buoni” viventi presenti nell’acqua permette una balneazione molto più salutare e piacevole anche per la pelle e gli occhi.

Basso impatto ambientale

Le biopiscine hanno un impatto sui consumi energetici decisamente inferiore a quello delle piscine tradizionali, grazie alla mancanza di sistemi di riscaldamento e filtraggio dell’acqua meccanici o con uso di sostanze chimiche.

Notiamo anche chel’utilizzo di materiali naturali nella loro costruzione ne fa una soluzione sostenibile dal punto di vista ecologico.

Integrazione più sostenibile nell’ambiente

Una delle caratteristiche più affascinanti delle biopiscine è la loro capacità di integrarsi perfettamente nel contesto del giardino, creando una sorta di laghetto naturale che arricchisce lo spazio esterno.

Grazie al fatto che le piante acquatiche si adattano alle diverse situazioni climatiche e geografiche, questo tipo di piscina può essere realizzata in qualsiasi ambiente.

Manutenzione ridotta rispetto ad altre soluzioni

Sebbene richiedano alcune cure specifiche, come la potatura delle piante e la pulizia delle zone di filtraggio, le biopiscine richiedono generalmente meno manutenzione rispetto alle piscine tradizionali, in quanto non necessitano dell’assiduo aggiustamento dei valori chimici e della sostituzione dei filtri meccanici.

Come scegliere le piante per una biopiscina?

La scelta delle piante giuste per la tua biopiscina è cruciale per garantire un adeguato filtraggio dell’acqua e creare l’effetto visivo desiderato. Ecco alcuni suggerimenti per scegliere le piante:

  • Adattabilità al clima locale: assicurati di selezionare piante in grado di prosperare nel tuo ambiente specifico – sia dal punto di vista della temperatura, che del terreno e della disponibilità di acqua.
  • Velocità di crescita: considera il tempo che impiegano le piante a stabilirsi e a moltiplicarsi nell’area, poiché questo influenzerà l’efficacia del sistema di filtraggio.
  • Capacità di depurazione: informati sull’efficacia di ogni specie nella rimozione dei nutrienti, così da essere sicuri che le piante scelte possano realmente contribuire alla qualità dell’acqua.
  • Estetica: oltre alle considerazioni pratiche, tieni conto anche dell’aspetto estetico delle diverse specie di piante, per creare un ambiente armonioso e affascinante.

Chiaramente affidandoti a degli esperti del settore come noi potrai avere un progetto su misura che includerà la biopiscina e l’inserimento delle piante più adatte al contesto estetico e funzionale.

Per saperne di più, ti suggeriamo anche di visitare la sezione del nostro sito web dedicata ai servizi di giardinaggio a Torino e in tutto il Piemonte.

Quanto costa una biopiscina?

Le biopiscine rappresentano una scelta ecologica e sostenibile, ma è importante considerare attentamente i costi associati alla loro installazione e manutenzione.

Il costo di una biopiscina prevede quindi il servizio di progettazione su misura per il giardino nel quale deve essere installata, la realizzazione, l’impianto di filtraggio meccanico (caldamente suggerito) e l’inserimento eventuale di alcune piante che possano avere un ruolo principalmente estetico.

Inizialmente, l’investimento potrebbe risultare a prima vista oneroso a causa dell’uso di materiali naturali e della progettazione più complessa per integrare il sistema di filtraggio biologico. Tuttavia, è fondamentale valutare questo costo iniziale in un’ottica di lungo periodo e saperlo anche confrontare con il costo di una piscina artificiale tradizionale.

Conti alla mano, il costo di una biopiscina è il medesimo della versione artificiale a cui siamo comunemente abituati.

Le biopiscine, una volta installate, tendono a richiedere minori costi di manutenzione rispetto alle piscine tradizionali. L’assenza di prodotti chimici come il cloro non solo rende l’acqua più salutare ma riduce anche i costi regolari per questi materiali.

Il sistema di filtraggio naturale è generalmente meno costoso rispetto ai sistemi meccanici utilizzati nelle piscine tradizionali. Al contempo notiamo che non richiede enormi sforzi e spese in merito alla manutenzione.

Quando si valutano i costi di una biopiscina, è importante considerare anche il valore aggiunto in termini di impatto ambientale e qualità della vita. Una biopiscina non solo migliora l’estetica del giardino, ma offre anche un ambiente di balneazione più naturale e salutare.

Questi benefici possono giustificare il maggiore investimento iniziale, rendendo la biopiscina una scelta vantaggiosa nel lungo termine.

Normative e permessi per la costruzione di una biopiscina in Italia

La realizzazione di una biopiscina richiede il rispetto di determinate normative e la necessità di ottenere i permessi appropriati. Questi requisiti variano a seconda della regione, ma generalmente includono standard per la sicurezza, la qualità dell’acqua e l’impatto ambientale.

È essenziale consultare un esperto del settore per comprendere pienamente questi requisiti prima di iniziare il progetto. Nel caso avessi bisogno di maggiori informazioni relative alle normative e a come richiedere le varie autorizzazioni, potrai anche sfruttare la nostra pagina dedicata per contattarci e richiedere tutte le informazioni di cui hai bisogno.

Questo non solo semplifica il processo di ottenimento dei permessi, ma assicura anche che la biopiscina sia sicura, funzionale e sostenibile.

Il processo per ottenere i permessi necessari per costruire una biopiscina può includere la presentazione di un progetto dettagliato, la dimostrazione della conformità con le norme ambientali e di sicurezza e, in alcuni casi, la realizzazione di un’analisi di impatto ambientale. Questo processo può richiedere tempo e richiede una pianificazione accurata.

Il confronto con altre soluzioni ecologiche disponibili sul mercato

Quando si parla di piscine ecologiche, le biopiscine sono solo una delle opzioni disponibili.

Altre alternative includono piscine con sistemi di salinizzazione, piscine con riscaldamento solare, e piscine dotate di sistemi di riciclo dell’acqua.

Ognuna di queste opzioni presenta caratteristiche uniche in termini di impatto ambientale, costi di installazione e manutenzione ed esperienza di balneazione. Per esempio, le piscine con sistemi di salinizzazione utilizzano sale invece di cloro per purificare l’acqua, riducendo l’esposizione al cloro, anche se si tratta comunque di una sostanza nociva.

Le biopiscine si distinguono per il loro sistema di filtraggio completamente naturale, che utilizza piante e microorganismi (si tratta di piccole colonie di batteri “buoni” e non nocivi per il corpo umano e per l’acqua stessa) per mantenere l’acqua pulita in combinazione con i sistemi meccanici.

Al contrario, le piscine con sistemi di salinizzazione o di riciclo dell’acqua si affidano ancora a sistemi meccanici o elettrolitici per la purificazione dell’acqua. Questo può comportare un maggiore consumo energetico e una manutenzione più intensiva rispetto alle biopiscine.

Anche l’utilizzo del cloro non è di certo un fattore da sottovalutare e in questo caso le biopiscine ci permettono di avere uno specchio d’acqua totalmente privo di sostanze chimiche per garantirne la balneabilità.

Dal punto di vista dell’impatto ambientale, le biopiscine sono spesso considerate la scelta più sostenibile, grazie al loro approccio olistico che favorisce la biodiversità e riduce l’uso di risorse non rinnovabili.

Le piscine con riscaldamento solare, sebbene richiedano un investimento iniziale per l’installazione dei pannelli solari, possono significativamente ridurre il consumo energetico a lungo termine.

In ogni caso, la scelta tra queste diverse opzioni ecologiche dovrebbe essere basata su una valutazione approfondita delle esigenze individuali, del contesto ambientale e dei valori personali in termini di sostenibilità e salute.

Le biopiscine e le domande più comuni che potrebbero venirti in mente in fase di scelta

Appena si installa una biopiscina, potrebbero sorgere alcune incertezze, dato che un ecosistema naturale richiede tempo per stabilizzarsi.

Inizialmente, il colore dell’acqua può apparire scuro a causa delle alghe che le conferiscono tale tonalità, rendendola all’apparenza meno accogliente.

Dobbiamo notare che questo accade nel caso in cui si scelgano delle biopiscine che si basano totalmente sulla fitodepurazione naturale. Il nostro sistema ibrido con depurazione meccanica ti permetterà di avere un fondale molto simile a quello di una piscina tradizionale, con le piante ai lati che vengono utilizzate solamente per fini ornamentali ed estetici nel caso desiderassi implementarle.

Sono infatti disponibili anche delle realizzazioni con filtraggio meccanico e completamente naturale dove non inseriamo piante ornamentali: la scelta sta al tuo gusto estetico e alle caratteristiche dell’ambiente che ospiterà la tua biopiscina.

Tornando al discorso delle alghe, con il tempo le piante si adattano e aumentano la loro capacità di filtraggio, rendendo l’acqua progressivamente più limpida e trasparente. A differenza degli stagni, che possono essere scuri e fangosi a causa dell’eccesso di nutrienti, dei minerali infiltrati e dei sedimenti dal fondo, le biopiscine non presentano questi problemi. Grazie alle loro pareti in PVC e a un sistema di filtraggio meccanico efficiente, questi inconvenienti vengono efficacemente risolti.

Inoltre, l’idea di avere piante che aiutano a mantenere la piscina pulita dai batteri “cattivi” potrebbe non essere subito accolta favorevolmente. Molti potrebbero immaginare fastidiose nuvole di insetti, come zanzare e mosche, che disturbano i nuotatori.

Tuttavia, nella realtà, questi piccoli insetti vengono naturalmente allontanati dal movimento dell’acqua. Lasciare vecchi pneumatici a deteriorarsi nel prato, ad esempio, rappresenta una situazione ben più problematica per quanto riguarda la presenza di insetti.

Bipiscine nel mondo: alcune considerazioni sui vari metodi di realizzazioni al di fuori del nostro Paese

Negli Stati Uniti, c’è una maggiore reticenza rispetto all’Europa nell’adottare le piscine naturali. Questo atteggiamento è dovuto principalmente alla preoccupazione per le potenziali contaminazioni batteriche dell’acqua.

In America si predilige l’uso di sostanze chimiche per eliminare batteri e germi in molteplici contesti. Questo ha portato allo sviluppo di soluzioni ibride per le piscine.

Le piscine ibride combinano metodi chimici e naturali per la purificazione dell’acqua. Utilizzano piante acquatiche o particolarmente idrofile, come equiseto, palma, ombelico di Venere, crescione d’acqua e canna d’acqua, per rimuovere schiuma e detriti.

Gli skimmer ai bordi della piscina raccolgono i residui più grandi, mentre sistemi di sterilizzazione a UV assicurano l’eliminazione completa dei germi.

In Europa, e in particolare in Inghilterra, c’è una maggiore inclinazione verso il rispetto e la conservazione dell’identità degli spazi naturali, preservando la biodiversità originale.

A Londra, ad esempio, sono state realizzate piscine naturali notevoli come parte di progetti di riqualificazione urbana. È possibile convertire le piscine tradizionali in piscine naturali aggiungendo piante acquatiche lungo i bordi o nel mezzo, per dividere l’area in due zone.

Questo metodo purifica l’acqua e riduce i problemi legati a batteri e inquinamento.

Tra le città che spiccano nell’adozione delle biopiscine ci sono New York, Berlino e Londra, con progetti innovativi che mirano a ridurre l’inquinamento e a offrire alternative salutari alle piscine ricche di cloro. Ad esempio, il progetto +POOL a New York propone una piscina galleggiante sull’East River che utilizza e purifica l’acqua del fiume.

A Berlino, il progetto sulla Sprea prevede la trasformazione del canale centrale in una mega-piscina all’aperto e pista da pattinaggio invernale, utilizzando un sistema di filtraggio naturale.

Londra presenta vari progetti, tra cui la piscina autopulente “Of Soil and Water“, che si pulisce naturalmente con piante come le ninfee e microorganismi.

Questa piscina fa parte di un progetto di riconversione nell’area di King’s Cross e rimarrà aperta per un periodo limitato.

Ora che hai compreso nel dettaglio tutto ciò che ruota intorno al concetto di biopiscina hai tutte le informazioni di cui avevi bisogno per comprenderne il funzionamento e capire se sia o meno la soluzione per il tuo giardino.

Nel caso avessi bisogno di maggiori informazioni o comprendere in modo dettagliato se sia o meno implementabile nel tuo spazio verde, contattaci attraverso la nostra pagina dedicata e saremo lieti di fornirti tutte le informazioni di cui hai bisogno per fornirti un preventivo dettagliato e stimare così insieme la fattibilità.

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