
Questo nuovo articolo vuole essere un compendio utile per conoscere e coltivare al meglio una delle più belle ed interessanti piante ornamentali che possiamo inserire nei nostri giardini: le ortensie.
Qualsiasi pianta del genere Hydrangea è conosciuta come ortensia, una specie molto apprezzata per le sue fioriture abbondanti e dai colori diversi: azzurro, blu, bianco, rosa, violetto o anche rosso granata.
Gli steli sono robusti, legnosi e di forma cilindrica, mentre i fiori sono contraddistinti da infiorescenze sferiche (corimbi).
Anche le foglie delle ortensie sono molto decorative. Sono grandi, dentate e dalla forma ovale. Crescono sovrapposte l’una rispetto all’altra, formando un curioso insieme molto simile a una rosetta.
Prendersi cura di questa bellissima pianta acidofila non è per niente difficile: con le giuste mosse è possibile godere a lungo della sua bellezza. A tal proposito, dovresti anche sapere che a questo meraviglioso fiore è stato anche dedicato il Festival delle Ortensie di Bolsena, di cui parla anche Viterbo Today nel suo articolo che abbiamo appena menzionato.
Il tup lavoro sarà ulteriormente agevolato grazie alla nostra guida pratica all’ortensia, che troverai nei prossimi paragrafi in questa pagina. Se sei invece in cerca di ulteriori spunti per altri fiori e piante da vivaio con i quali potresti decorare il tuo giardino, ti suggeriamo anche di dare un’occhiata agli altri nostri articoli che abbiamo dedicato a questa tematica.
Come coltivare le ortensie?
Il primo passo per la coltivazione delle ortensie è la loro messa a dimora.
Queste specie vanno piantate in primavera, lontano dal freddo e soprattutto dalle gelate. Una condizione ottimale è il terreno umido, precedentemente bagnato dalle piogge.
Si scava una buca grossa il doppio della zolla da piantare, sia in profondità che in ampiezza. Come concime di fondo si può utilizzare dello stallatico maturo o del composto.
Quindi si può procedere ponendo la pianta nella buca di impianto e compattando la terra intorno alla base.
Come concimare e pacciamare le ortensie?
Da marzo a settembre è possibile concimare le ortensie, avendo cura di bagnare la pianta il giorno prima. In questo modo, il prodotto si scioglierà con l’umidità del terreno e l’ortensia assorbirà in modo ottimale gli elementi nutritivi. Questa tecnica servirà inoltre a preservare la salute delle radici superficiali.
La soluzione migliore per stimolare la crescita delle ortensie consiste nell’impiego di un buon concime per ortensie, da utilizzare al momento dell’impianto e poi una, due volte l’anno.
Per le coltivazioni in giardino si possono utilizzare sacchi di concime pronti all’uso, mentre nel caso di ortensie in vaso, il concime liquido rappresenta la soluzione più pratica.
Non esagerare con l’uso del concime o potresti danneggiarne le radici della pianta. Ricorda sempre di seguire la dose indicata dal produttore.
Per conservare l’umidità del terreno e consentire alla pianta di sviluppare le radici, è altresì fondamentale eseguire la pacciamatura delle ortensie. Questa va fatta in primavera, con scaglie di corteccia di pino che non dovranno superare i 10 cm di spessore.
Quando e come potare le ortensie?
La potatura delle ortensie è altamente raccomandata per conferire un aspetto più armonioso alla pianta, evitando che assumi brutte forme. Lo scopo è anche quello di impedire la crescita esile degli steli, che altrimenti tenderebbero a piegarsi sotto il peso dei fiori. Il periodo migliore per eseguire le operazioni di potatura è l’autunno e la primavera.
Questo contribuirà anche a proteggere ulteriormente la pianta dal gelo invernale, come descritto anche nei nostri consigli che abbiamo raccolto in questo nostro articolo che ti consigliamo di leggere. Il giardinaggio, infatti, non è solamente un’operazione da portare avanti nella bella stagione: anche in inverno è possibile eseguire alcune semplici operazioni che semplificheranno il lavoro durante la primavera e l’autunno.
Tornando a noi, le ortensie vanno potate mediante forbici da giardino, asportando tutti quei rami rotti o morti. Vanno eliminati anche i fiori appassiti, così da garantire una fioritura ottimale della pianta.
La potatura drastica va eseguita soltanto in presenza di cespugli troppo grandi o danneggiati dalle gelate invernali.
Dove posizionare le ortensie in giardino?
La scelta dell’ortensia e della posizione più corretta è legata all’esposizione alla luce solare diretta, anche se al contempo dovresti anche valutare il fattore estetico, in quanto si tratta di una pianta dalle enormi doti decorative.
Per farla breve: le ortensie in giardino prediligono le zone riparate dalla luce diretta del sole. Sono quindi da preferire le esposizioni a mezz’ombra.
Idealmente, le ortensie dovrebbero essere piantate in un’area che riceve luce solare diretta al mattino e ombra parziale nel pomeriggio. Questo equilibrio tra sole e ombra è cruciale per promuovere una fioritura rigogliosa senza bruciare le foglie delicate.
Inoltre, assicurati che il terreno sia ben drenato ma costantemente umido. L’acqua è essenziale per le ortensie, ma evita l’eccesso per prevenire spiacevoli malattie alle radici. Infine, considera il colore del fiore quando scegli la posizione: le ortensie blu e viola, ad esempio, si abbinano magnificamente con sfondi verdi o tonalità neutre.
Come modificare il colore delle ortensie?
Non tutti sanno che è possibile cambiare il colore delle ortensie. A questo proposito ricordiamo che le sfumature assunte dalla pianta sono influenzate dall’acidità del terreno.
La sorprendente caratteristica delle ortensie è la loro capacità di cambiare colore in base al pH del terreno.
Se il suolo ha un’acidità elevata si otterranno fiori blu (più il terreno è ricco di alluminio, più il blu si intensificherà); in presenza di un terreno meno acido sbocceranno fiori viola; mentre se il suolo è neutro la pianta ci regalerà dei bellissimi fiori rossi o rosa.
Per trasformare le ortensie da rosa a blu, aumenta l’acidità del terreno aggiungendo solfato di alluminio. Questo processo richiede pazienza e una costante verifica del pH del terreno.
Al contrario, per passare da blu a rosa, è necessario ridurre l’acidità, aggiungendo calce al terreno per aumentarne il pH. È importante procedere gradualmente, monitorando le modifiche del terreno e l’effetto sulle piante.
Non dimenticare che il colore delle ortensie può anche essere influenzato dalla varietà e dalle condizioni ambientali. Con la giusta cura e attenzione, puoi personalizzare il colore delle tue ortensie, creando un effetto visivo unico nel tuo giardino.
Quali sono le malattie dell’ortensia e come curarle?
Le ortensie sono soggette sia a malattie fungine che a malattie animali. Vediamo nello specifico di cosa si tratta e come intervenire.
Malattie fungine
OIDIO
Sintomi: macchie bianche a forma di ragnatela che interessano il retro delle foglie.
Cura: eliminazione delle foglie colpite. Per prevenire la comparsa di questo fungo è possibile ricorrere ad applicazioni di zolfo.
BOTRYTIS
Sintomi: presenza di muffa grigia su foglie, steli e fiori.
Cura: eliminazione delle parti colpite. Ad azione preventiva è possibile spolverare di poltiglia bordolese le parti aeree e il suolo attorno alla pianta. Farlo una volta al mese nei periodi che vanno da novembre ad aprile.
Malattie da animali
OZIORRINCO
Sintomi: buchi a forma di semicerchio lungo i bordi delle foglie. Nei casi peggiori la pianta arresta la sua crescita rischiando di morire.
Cura: si può provare ad eliminare manualmente gli esemplari che cadono dalle foglie; tuttavia, questo rimedio non riscuote sempre un gran successo. L’unica alternativa per salvare la pianta rimane l’uso di un insetticida a base di lambda-cialotrina.
Perché si seccano le foglie dell’ortensia?
Molti neofiti del giardinaggio lamentano la presenza di foglie secche nelle ortensie. Questa condizione non è così rara come si potrebbe pensare. Ma perché accade?
Le ortensie hanno bisogno di un terreno acido per poter crescere forti e sane. Dunque, la presenza di un ph maggiore di 7 potrebbe essere una delle cause possibili.
Un’altra motivazione potrebbe risiedere in un’irrigazione insufficiente della pianta.
Come rimediare alle ortensie ingiallite?
Infine ricordiamo che le ortensie con foglie ingiallite indicano che la pianta ha necessità di ferro.
Questa condizione prende il nome di clorosi ferrica e può essere risolta distribuendo sul terreno prodotti ricchi di ferro.
Per contrastare l’ingiallimento della pianta potrebbe essere utile anche limitare le annaffiature.
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