Grappa Scorzonera

Il sapore dolce-amaro del suo succo, rende la Scorzonera più che mai adatta ad aromatizzare una grappa, che prenderà un colore giallo paglierino come quello della radice essiccata.
Questa pianta è un’ottima fonte energetica grazie all’elevato apporto vitaminico e di oligoelementi.

Ingredienti necessari:
• 3 rizomi di Scorzonera
• 1 lt di Grappa

Preparazione:
* Il rizoma mondato e tagliato a listelle va messo ad essiccare al sole.
Mettere 3 rizomi essiccati a macerare in un litro di grappa per 6 mesi, al sole avendo l’accortezza di scuotere il contenitore di tanto in tanto.
Dopodiché andrà filtrata e lasciata 2 mesi a stagionare prima di poterla servire.

Curiosità

Tutte le piante appartenenti al genere Scorzonera possono avere sia fiori rosa che gialli e tutte presentano un grosso rizoma a fittone di colore nero nella scorza, mentre la polpa e bianca perché ricca di un succo lattiginoso di colore biancastro.

Forse fu uno di questi esemplari che lo speziale bellunese del XVI secolo Nicolò Chiavenna incontrò mentre si trovava ad esplorare i pascoli montani in cerca di erbe medicinali. Nicolò, già noto per aver scoperto e utilizzato per primo come medicinale quella pianta che gli fu poi dedicata come Achillea Clavenae, era convinto anche questa volta di aver scoperto una specie mai vista prima da altri. Per questa ragione la chiamò Scorzonera italica e assolutamente convinto delle straordinarie virtù terapeutiche che questa “nuova” pianta possedeva, pensò di utilizzarla nientemeno come rimedio contro la peste. Al riguardo l’autore divulgò anche un manoscritto dove riportava tutte le testimonianze di guarigioni ottenute con la scorzonera nonché le portentose virtù terapeutiche: da anti podagroso, a miracoloso rimedio contro i morsi delle vipere e dei cani rabbiosi.

In realtà l’uso terapeutico della scorzonera era già stato esaurientemente descritto da parecchi autori precedenti il nostro, compreso tutto quel che di prodigioso si poteva dire di tale pianta. Anche le varie specie spontanee e coltivate di scorzonera erano discretamente conosciute fin dall’antichità ed anche per una buona parte già classificate; rimane perciò difficile per noi stabilire quale pianta intendesse l’autore per “scorzonera italica”.

Dal punto di vista nutrizionale la scorzonera contiene un’elevata quantità di fibre ed è molto ricca di vitamine (in particolare quelle del gruppo B), e sali minerali (tra cui prevalgono manganese, ferro, fosforo, potassio e zinco), mentre si rileva una scarsa concentrazione di sodio.

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