Grappa di Garofani

La grappa di garofani è sia un ottimo aperitivo che digestivo: allungata con acqua minerale diviene uno stimolante dell’appetito, bevuta con aggiunta di acqua calda ed una scorza di limone stimola la secrezione gastrica.
Il liquore che otterremo avrà il colore dell’ambra e il sapore e profumo delle spezie.

Ingredienti necessari :
• 10 chiodi di garofano
• 1/2 stecca di cannella
• 1 seme di anice stellato
• 200 g di zucchero
• 500 ml di acqua
• 1 lt di grappa

Preparazione:
Si prepara mettendo a macerare per due mesi in un litro di grappa; 10 chiodi di garofano con mezza stecca di cannella ed un seme di anice stellato.
Trascorso il tempo necessario si dovrà filtrare e procedere alla preparazione dello sciroppo.
Lo sciroppo va fatto mettendo 500 ml di acqua fredda e 200 grammi di zucchero in un pentolino. A fuoco basso mescoleremo finché lo zucchero non si sarà sciolto ed il composto non sarà diventato più denso dell’acqua, sempre mantenendo la trasparenza (non deve prendere la colorazione del caramello).
Una volta fatto si lascerà raffreddare e si aggiungerà poi la grappa aromatizzata.
Dopodiché si lascerà stagionare per altri due mesi.

Curiosità

I chiodi di garofano, si sa, erano conosciuti da tempi antichissimi ma le testimonianze più curiose ci giungono dalla Cina, dove la pianta era conosciuta da parecchi secoli prima di Cristo. Si dice che a quell’epoca gli ufficiali della coffe, prima di rivolgere la parola al loro sovrano, avessero l’abitudine di masticare i chiodi di garofano per “decorare” il loro alito. Questo per dire che la Cina deteneva il monopolio di questa importante spezie (così infatti si deduce anche dalle testimonianze di Marco Polo).
In realtà il Syzygium aromaticum è una pianta originaria delle isole Molucche. In quel luogo infatti i chiodi di garofano furono individuati dai Portoghesi che capirono l’importanza della droga tanto che ne detennero il monopolio commerciale, con proficui guadagni, almeno fino al XVII secolo, quando cioè lo cedettero agli Olandesi.

La ragione della fortuna del garofano sta negli olii essenziali contenuti in questo piccolo germoglio seccato che assume proprio l’aspetto di un chiodo.
L’olio essenziale in questione è l’eugenolo che, oltre ad essere aromatico, antisettico e deodorante, ha anche notevoli applicazioni terapeutiche come quelle di disinfettare le cavità dentarie. L’uso del garofano come correttivo dei sapori o aromatizzante ha poi infinite applicazioni: corregge i gusti sgradevoli delle medicine, esalta il sapore dei cibi ed entra come componente in numerosi liquori.

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